Groupama – FDJ, Paul Penhoët pensa al futuro dopo un 2024 difficile: “Sono qui per vincere”
Il 2024 non è stato un anno facile per Paul Penhoët. Costretto ai box fino ad inizio maggio a causa di un infortunio al ginocchio rimediato durante una sessione di allenamento in palestra, il giovane velocista della Groupama – FDJ è riuscito comunque a raccogliere diversi segnali incoraggianti nella mezza stagione corsa, conquistando numerosissimi piazzamenti ma mancando di pochi centimetri l’appuntamento con la vittoria. Arrivati ormai alla vigilia della stagione 2025 il corridore transalpino ha raccontato ai microfoni di directvelo.com quelli che sono i suoi piani e le sue aspettative per il futuro che, almeno per i prossimi due anni, sarà ancora con la formazione guidata da Marc Madiot.
“Da questa stagione mi porto a casa cose positive e cose negative. – spiega il nativo di Calmart – Ho sicuramente imparato molto ma non sono soddisfatto dei miei risultati a livello sportivo. Ho realizzato che una carriera può terminare in un attimo e quindi bisogna godersi ogni momento, anche quando bisogna andare ad allenarsi sotto la pioggia. […] Quando mi sono infortunato i medici mi hanno detto che non potevano promettermi nulla, c’era il rischio che potessi avere delle differenze di potenza tra le due gambe. Grazie alla squadra mi sono potuto operare da uno dei medici più rinomati per i problemi al crociato e anche lui mi aveva detto le stesse cose”.
Nonostante la paura e le difficoltà attraversate, però, il classe 2001 è riuscito a ritornare in sella e ha rapidamente dimostrato che l’infortunio sembra ormai essere un problema del passato: “Sono rimasto concentrato al 300% da quando ho avuto l’infortunio a quando sono ritornato al Circuito di Vallonia, volevo ritornare al mio miglior livello senza però bruciare le tappe. Questo mi ha aiutato anche a crescere come corridore. Ovviamente da velocista è difficile e frustrante non vincere, e io soprattutto sono una persona che si mette molta pressione addosso. La squadra però non me ne ha messa e anche se so che tutti nello staff vorrebbero vedermi tornare a vincere non mi hanno in alcun modo forzato”.
Il 22enne, inoltre, ha rinnovato il contratto per due anni proprio nel cuore di questa stagione, sfruttando questa occasione per ringraziare la sua squadra sia per l’aiuto offertogli in un periodo difficile sia per la fiducia che gli hanno concesso negli anni passati: “Volevo restituire il favore che mi hanno fatto, ma non sono rimasto per questo motivo. Quando ero un junior ero lontano dal livello necessario per passare professionista ma la squadra ha continuato a credere in me. Da lì le cose sono andato meglio e, dopo essere passato dalla squadra Continental, ora sono il velocista della squadra. Ho tantissimo rispetto per lo staff e per tutto quello che fanno per me, ecco il vero motivo per cui sono rimasto. […] Sono sicuro che anche il prossimo anno ci saranno corridori ad aiutarmi per raggiungere i miei obiettivi, starà poi a me impormi nel World Tour per acquisire lo status di velocista principale della squadra”.
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